Che cosa dice la Chiesa del 1° maggio? E che cosa dice il 1° maggio alla Chiesa? La risposta arriva attraverso il pensiero e le riflessioni del servo di Dio don Primo Mazzolari, il celebre parroco di Bozzolo definito da Papa Roncalli “Tromba dello Spirito Santo della Bassa Padana” e per il quale il 2 aprile scorso la Congregazione per le Cause dei Santi ha concesso il nulla osta per l’avvio della causa di beatificazione. L’occasione sarà la presentazione del libro “Primo Mazzolari. L’uomo vale perché lavora” in agenda nel pomeriggio di venerdì 8 maggio a Cremona, presso Palazzo Comunale.
Proponiamo a tutte le persone e a tutte le famiglie: andiamo a fare la spesa con i nostri figli o nipoti e portiamola in oratorio, alla Caritas parrocchiale o diocesana. E da questi luoghi facciamola giungere a chi ne ha bisogno, anche attraverso i sindaci che con i Servizi sociali possono, in sinergia con le Caritas delle parrocchie, individuare meglio le indigenze ed evitare disorganizzazioni. È certamente un buona strada quella della “La strada del Dono”: possiamo percorrerla insieme per “uscire” dalle nostre chiusure, “uscire” dalle sacrestie dando testimonianza concreta dell’amore che la Buona Novella, il Vangelo, ci insegna».
Due incontri per approfondire temi cruciali come il lavoro e l’economia, ma mettendo al centro l’uomo, nel mese di febbraio, a Cremona. È la proposta culturale offerta dall’Ufficio diocesano per la Pastorale sociale e del lavoro. Il primo è in programma nel pomeriggio di venerdì 13 febbraio, alle 17:30, presso il Centro pastorale diocesano di Cremona, dove il sacerdote cremonese don Bruno Bignami, presidente della Fondazione Don Primo Mazzolari di Bozzolo, guarderà al rapporto uomo-lavoro attraverso il pensiero del celebre parroco di Bozzolo.
Il percorso di formazione ha durata biennale e prevede ogni anno 18 incontri, concentrati nei mesi da ottobre a marzo. Complessivamente sono dunque previsti 36 incontri nel biennio, per un totale di circa 110 ore di formazione.